Conosco Armando da parecchi decenni, quando da un’infanzia grigia da “bravo ragazzo” ha incominciato a colorarsi mentre tanti suoi coetanei scolorivano. A venticinque anni raccoglie i suoi sogni in una valigia di cartone per trovarsi a Torino. Torino significa cinque anni di studio e di lavoro, di notti insonni e di corse folli per una lezione o un appunto. Poi il ritorno alle radici e l’inizio di vagabondaggi con mostre personali in tutta Italia e all’estero, tra cui Dubai, New York, Mosca e San Pietroburgo. “Precocemente ha incominciato a giocare, ma quel che più conta sembra non abbia ancora smesso …
Penso sia vero poiché Armando sono io".
Ulteriori informazioni su Armando Trasforini: https://www.armandotrasforini.it/
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